Čaadaev, nato a Mosca nel 1794, vissuto in Francia, Germania, Inghilterra e Italia tra il 1823 e il 1826, giocò dopo il rientro in patria un ruolo importante e decisivo nel processo di svecchiamento degli apparati istituzionali, religiosi e culturali della Russia del secondo quarto del XIX secolo.
Acquistò grande notorietà nelle sfere intellettuali del suo paese in seguito alla pubblicazione, nel 1836, della prima delle sue Lettere filosofiche nella rivista «Teleskop». L’indignazione da essa suscitata portò all’allontanamento coatto del Nostro dalla scena moscovita e pietroburghese e alla compilazione di un’Apologia scritta a scopi difensivi dall’autore stesso, che non riuscì in vita a vedere stampati gli altri suoi testi, interessanti e considerevoli per la comprensione della temperie ideologica e culturale russa della prima metà dell’Ottocento.
Maria Antonietta Mendosa è docente dell'Università degli Studi di Messina